Naturalezza

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Forse è il tempo di lasciar andare, con coraggio, ogni tentativo di autoaffermazione, il quale si manifesta attraverso diverse forme. Ad esempio una forma può consistere nella ricerca di qualche tipo di consenso, di approvazione. L’ostentazione di quelle che noi riteniamo le nostre “virtù” potrebbe infatti portare alla progressiva svalutazione di esse agli occhi delle persone che ci circondano. Le cose buone, quelle che sappiamo fare bene, che ci riescono più o meno facili (per così dire), è sì giusto mostrarle agli altri, ma è anche giusto tenersele almeno in parte per sé o meglio non affannarsi nel volerle dichiarare ai quattro venti. Dietro la voglia e l’ansia di dimostrare agli altri quanto siamo bravi in quell’ambito piuttosto che nell’altro, si nasconde infatti l’insicurezza che poi quelle cose non abbiano un così grande valore, che forse noi stessi non valiamo granchè. Se siamo fermamente convinti di conoscere una cosa, allora perché doverlo dimostrare a tutti i costi? Perché questo bisogno di alzare la mano e dire: lo so io!?

Perché molte volte abbiamo questo bisogno di sentirci partecipi, di essere apprezzati e quindi la migliore occasione si verifica appunto quando possiamo esternare le nostre conoscenze.

Al di là della sana voglia del condividere le proprie passioni qui si tratta di un continuo tentativo di autoaffermarsi perché il nostro valore non lo consociamo neppure noi e quando sono gli altri che non lo riconoscono la cosa ci spaventa e ci sentiamo minacciati.

Per una volta dunque è il caso di provare a guardarsi dentro sinceramente e lasciarsi semplicemente essere, coltivando ognuno le proprie passioni, con devozione ed umiltà, non aspettando il giudizio degli altri, non pensando che la validità di quanto diciamo dipenda dall’approvazione o meno delle altre persone ma riuscendo a percepire che il valore delle cose a cui teniamo ce lo dimostra l’emozione che sentiamo nell’occuparcene, nell’intensità dei battiti del nostro cuore. Siamo sostenuti dalla vita, e la vita se ne frega delle leggi di mercato, non c’è motivo sul piano dell’esistenza di saper vendere le nostre conoscenze. Non si tratta più di far colpo, di catturare attenzioni, si tratta di vivere nella libertà di sé stessi, il resto è una conseguenza. L’autenticità è uno dei valori in cui credo.

Non si dovrebbe dunque aver paura di non essere più apprezzati da nessuno, di restare soli, ma si dovrebbe invece prender coraggio comportarci in maniera spontanea e coerente con la nostra natura unica ed irripetibile, magari anche sbagliando, ma se nell’errore sostituissimo il dialogo al rancore, il confronto al disappunto, la comunicazione all’indifferenza avremo fatto tanto sia per noi che per gli altri.

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